ANTHROPOGENIC CONNECTION

RELATIONSHIP BETWEEN ANTHROPIC AND NATURAL INVASION

DESCRIZIONE

Un progetto di Eugenio Tibaldi all'interno di "Under the spell of Africa" a cura di Adriana Rispoli e Meskerem Assegued per il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

L'installazione site specific ANTHROPOGENIC BRIDGE è stata realizzata in collaborazione con l'Istituto Italiano di cultura di Addis Abeba e Zoma Museum con il sostegno di Elmi Costruzioni.   

Anthropogenic Connection di Eugenio Tibaldi è un progetto sviluppato tra il 2019 e il 2020 in collaborazione con il Museo  Zoma e l’Istituto italiano di Cultura di Addis Abeba e con il supporto di Elmi Olindo & Co.

Composto da due anime Anthropogenic – Bridge e Anthropogenic Herbarium, rispettivamente un’installazione permanente site specific e una serie di tavole realizzate in studio come una sorta di raffinatissimo “diario/erbario di viaggio”, il progetto rispecchia il modus operandi  dell’artista italiano che, a seguito di due momenti di residenza nella capitale etiope, sintetizza in ogni particolare la sua indagine sociale, antropologica ed economica sul territorio. L’intreccio organico tra natura e artificio,  gioco e tecnica, architettura ed arte ne sono i tratti distintivi che, in particolare in Anthropogenic – Bridge, riflettono una volontà di fusione  tra culture conducendo alla produzione di un’opera dall’identità ibrida: una macchina celibe, ludica e funzionale insieme, frutto di una intensa collaborazione con le realtà produttive del luogo  e in linea con la poetica e l’estetica del frammento e della marginalità dell’artista. Il “ponte” di Eugenio Tibaldi, primo artista a partecipare alla call internazionale Zoma Bridge, è un ponte non ponte che termina con uno scivolo, rendendolo una sorta di scultura performativa che invita il pubblico all’interazione. Una sintesi tra natura ed artificio nei singoli dettagli decorativi che emulano con materiali di scarto la preponderante vegetazione locale: copertoni esausti, lamiere ed antenne televisive assumo le sembianze di fiori, di foglie d’agave e d’eucalipto in un brulicare di dettagli dai colori Pop. Il Ponte simbolo per eccellenza dell’incontro e dello scambio in questo caso diviene strumento per assumere un nuovo punto di vista, sia sull’ambiente circostante che sulle dinamiche sociali ed economiche della brulicante città di Addis e dello stesso Museo Zoma  puntando sulla forza e la creatività delle nuove generazioni. 

 

Anthropogenic – Bridge si inaugura al pubblico nell’ambito della 16esima Giornata del Contemporaneopromossa da AMACI, Associazione dei Musei d’arte contemporanea italiani. In questa occasione sarà presentato anche il documentario “Eugenio Tibaldi_ Anthropogenic  Connection a site specific project in Addis Ababa” prodotto dall’Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba che testimonia attraverso le voci dei protagonisti  tutto il processo di progettazione e produzione dell’opera. 

Anthropogenic  Connection di Eugenio Tibaldi è l’ultimo tassello del progetto “Under the Spell of Africa”a cura di Adriana Rispoli realizzato tra il 2019 e il 2020 nell’ambito del programma Italia Cultura Africa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il progetto, che ha visto la partecipazione di Raffaela Mariniello ad Abidjan in Costa d’Avorio e di Flavio Favelli a Cape Town in Sud Africa,  si èbasato su un principio di scambio e di osmosi tra le nostre culture attraverso lo strumento visionario dell’arte con l’obbiettivo di generare una contaminazione bilaterale tra gli artisti invitati e i territori su interagiscono generando un rapporto diretto con le realtà locali, artistiche e non, mediato e coordinato dalle istituzioni diplomatiche italiane.