Più là che Abruzzi

Museo Michetti, a cura di Simone Ciglia

DESCRIZIONE

Attraverso una pratica fondata sulla ricerca

sul campo, l’artista mette in atto processi partecipativi sintetizzati in una riflessione personale. Più

che al dato reale, il suo interesse è rivolto al percepito, ovvero al sentimento di esclusione sociale.

In questo senso, l’Abruzzo è interpretato come termometro di un più ampio contesto nazionale, in

un momento storico – già ribattezzato post-crisi – in cui le classi dirigenti si stanno attivando per

generare nuove possibilità e attivare le fasce sociali colpite dagli anni di depressione.

 

Comunicato stampa

Eugenio Tibaldi

Più là che Abruzzi

a cura di Simone Ciglia

27 gennaio–10 marzo 2019

MuMi Museo Michetti, Francavilla al Mare (CH)

L’associazione Humanitas è lieta di presentare la mostra Più là che Abruzzi dell’artista Eugenio

Tibaldi, a cura di Simone Ciglia.

Il progetto trova le sue premesse nella residenza d’artista presso l’hotel Villa Maria, in

collaborazione con il Comune di Francavilla al Mare, ente capofila nel bando pubblico Abruzzo

Include, emanato nel 2018 dalla regione Abruzzo e indirizzato a soggetti svantaggiati: gli utenti

sono stati coinvolti in un programma di tirocini lavorativi presso aziende del territorio volto a

favorire l’inclusione sociale. I temi sollevati del bando trovano una convergenza nel lavoro di

Tibaldi, che dagli esordi indaga la questione della marginalità secondo una molteplicità di

prospettive – sociale, economica, politica, geografica. Attraverso una pratica fondata sulla ricerca

sul campo, l’artista mette in atto processi partecipativi sintetizzati in una riflessione personale. Più

che al dato reale, il suo interesse è rivolto al percepito, ovvero al sentimento di esclusione sociale.

In questo senso, l’Abruzzo è interpretato come termometro di un più ampio contesto nazionale, in

un momento storico – già ribattezzato post-crisi – in cui le classi dirigenti si stanno attivando per

generare nuove possibilità e attivare le fasce sociali colpite dagli anni di depressione. Se i dati reali

indicano la regione come mediana rispetto al quadro nazionale (in base a reddito personale ed

emigrazione interna), la percezione di lontananza e isolamento raccontano qualcosa di più diffuso e

sottile che caratterizza il presente. L’intento di Più là che Abruzzi è restituire una dimensione fisica

ed estetica a questa percezione, legandola alla cultura del luogo generante.

La mostra che ne è nata si articola in due parti, distribuite sui livelli del Museo Michetti. Al primo

piano interrato è raccolta una selezione di progetti recenti di Tibaldi – Questione di appartenenza,

Architettura minima, Seconda chance, Inclusio – fondati sul concetto di creazione attraverso

l’inclusione estetica e la partecipazione attiva della società. Al livello inferiore è presentata la nuova

produzione realizzata per l’occasione: in questo ciclo di cinque installazioni s’intrecciano le visioni

delle persone coinvolte – gli utenti del bando Abruzzo Include, interpellati attraverso un

questionario – e quella personale dell’autore, frutto di una residenza sul territorio che ha visto il

contributo di associazioni, artigiani e lavoratori locali. Le opere sono pensate in relazione allo

spazio del museo, trattandolo in modo attivo come parte dell’opera: elemento accogliente e

respingente allo stesso tempo, il contenitore dell’esposizione è concepito come rappresentazione

della regione stessa.

Coerentemente con l’intento di coinvolgimento del territorio, la mostra è accompagnata da un

calendario di eventi che riattiva il museo come luogo di dibattiti, spettacoli teatrali, proiezioni

cinematografiche e presentazioni.

Al termine dell’esposizione sarà infine realizzato un catalogo che documenterà il progetto nella sua

completa articolazione.